Annalisa e Gennaro Alfiero si inseriscono con Bros&Bun nel rinascimento gastronomico partenopeo
Riaprire dopo la pandemia di per sé è un atto di coraggio. Inaugurare dopo la pandemia porta con sé una forza piena di entusiasmo. È il caso di Bros & Bun, un nuovo habitat per gourmand. L’idea parte da due giovanissime menti, Annalisa, 29 anni e Gennaro Alfiero 35 anni. I due giovani fratelli portano la loro determinazione in un atto che senza ombra di dubbio colloca Bros & Bun in un vero e proprio rinascimento gastronomico partenopeo.
Annalisa e Gennaro, fin dalla prima elaborazione del progetto, avevano chiaro davanti agli occhi quale fosse l’orizzonte a cui puntare: eccellenza nella proposta enogastronomica e eleganza negli ambienti del locale. I dettagli non sono mai sfuggiti dalla loro attenzione. Tutto è magistralmente votato alla grande qualità. In cucina il focus è sull’alta selezione dei prodotti, dei tagli di carne e nelle modalità di preparazione.
Davide Loffredo, a lui la guida della cucina
La grande virata è stata affidata al talentuoso Davide Loffredo, giovanissimo chef che a soli 25 anni è ricco di esperienza: cresciuto alla corte stellata d’Europa, tra le sue esperienze si vorrà ricordare quella con Luigi Tramontano al ristorante Terrazza Bosquet del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento; quella che lo vede poi al ristorante La Serra dell‘Hotel Le Agavi di Positano nel ruolo di capo partita; quella ancora nelle cucine del Maxi, 1 stella Michelin dell’Hotel Capo La Gala di Vico Equense, e nella stagione invernale quella che lo vede chef de partie presso il 5 Stelle Lusso Carlton Hotel di St. Moritz, in Svizzera. Una grinta e una preparazione che lo portano a elaborare un menù che è una declinazione dell’alta cucina in bun e piatti di carne dal sapore mitteleuropeo.
Non una classica hamburgeria
Annalisa ci ha raccontato con la delicatezza della sua bellezza, tutto l’entusiasmo del progetto: “dentro questo sogno, -ci dice- c’era l’idea di creare un ambiente ricercato, non volevamo la classica hamburgeria. Volevamo eccellenza, ricerca, internazionalità, tutto in un posto elegante ma non distante”.
Annalisa ha gli occhi grandi e neri, la sua voce vibra piena di emozione quando parla del suo sogno realizzato. Ma inevitabilmente quell’ombra nera per un attimo minaccia la sua dolcezza: “il covid ci ha fermato l’apertura che era già in preventivo prima che scoppiasse il disastro; ci abbiamo creduto ancora e più di prima e così nell’estate 2020 abbiamo deciso finalmente di aprire, nonostante tutto”.
Un atto di speranza attiva, verrebbe da pensare! Un coraggio sfrenato che, concedetecelo, è proprio del popolo napoletano. Così inizia la storia di Bros & Bun.
Ma vediamo nello specifico la sua proposta gourmet.
Parlare con Chef Loffredo è entrare nel suo menù: una mano da ristorante stellato nella preparazione, nella cottura e nella presentazione dei burger e dei piatti. Punto focale del locale è sempre il bun, il panino tondo realizzato da Cesto Bakery su ricetta esclusiva. Il suo bun viene declinato come un piatto di alta cucina giocando su consistenze diverse, profumi e sapori. Panini mai assaggiati prima che sanno di ricerca e sperimentazione, attenzione alle modalità di preparazione delle carni e genuinità dei contorni di stagione. E tutti sono abbinati in modo innovativo e sorprendente. Immediatamente, gli chiediamo delle sue contaminazioni e ispirazioni.
Una cucina di classe che avvicina la gente, qual è la sua idea di cucina?
La cucina che più amo realizzare è quella fatta di piatti per niente scontati, e con abbinamenti insoliti per poter sorprendere e stupire i clienti. Il mio obbiettivo principale è proprio quello di soddisfare quanto più possibile i clienti. Facendo un buon lavoro, magari, mi piacerebbe arrivare ad avere qualche riconoscimento importante che possa premiare la passione e la dedizione mia e del mio team.
La sua scuola è di alti livelli, come riesce a trasportarla in un panino?
Per me anche un panino può avere il carisma di un piatto importante e infatti è quello che si avverte assaggiando ogni panino del menù. In ognuno ci metto accostamento di diversi sapori e diverse consistenze grazie a un atte3nto lavoro di ricerca. Anche la carta dei dolci merita attenzione. È curata da Michele Cannavacciuolo, pastry chef della squadra di Gennaro Esposito della Torre del Saracino.
Una carta che va da un prezioso e gustoso tiramisù con cocco, burro di arachidi e gelato al caffè, fino al Truffle et Vanille, una bavarese alla nocciola con cremoso all’extravergine di oliva, tartufo, gelato alla vaniglia e amaretti macinati.
Cocktail bar, la ciliegina sulla torta
Altra novità di questo giovane locale è il cocktail bar: affidato alla maestria di Giuseppe Esposito. Classe ’86, napoletano, a vent’anni è volato a Londra per imparare dai migliori. Così da semplice bartender dello storico Ivy Club è diventato head bartender dello Sky Garden di Londra e infine del Arros Qd il ristorante londinese del pluristellato Quique Dacosta.
Da Bros And Bun mette tutta la sua conoscenza internazionale per una mixology identitaria, raffinata e a tratti coreografica. I suoi 9 signature cocktail rispecchiano nelle miscele lo stile, l’eleganza e il gusto della cucina dello chef Loffredo, non per niente, si propone un pairing proprio con i cocktail.
Che il coraggio, l’entusiasmo e la determinazione di Annalisa e Gennaro Alfiero e di tutto il team, possano sempre riempire il Bros & Bun.