L’idea, nata per caso, da un’intuizione di Pietro Napoleone, fondatore dell’omonima cioccolateria, ha riscosso un tale successo da rendere inevitabile l’esportazione in Francia, Inghilterra e Germania
Gli italiani, si sa, sono un popolo creativo. Ciò che non inventano migliorano oppure, come in questo caso, modificano radicalmente. Ed è così che la birra, forse una delle bevande più apprezzate al mondo, è stata reinventata come prodotto spalmabile. La paternità di questa invenzione va attribuita a Pietro Napoleone, compianto Maestro Cioccolatiere dell’omonima azienda. La storia di questa idea geniale ce la racconta il figlio Marco.
Come nacque il concetto di Birra Spalmabile?
“È iniziato tutto nel 2012. Originariamente era un prodotto studiato da Pietro Napoleone per realizzare delle praline alla birra dietro richiesta di un nostro cliente. Subito dopo la realizzazione di queste praline abbiamo riscontrato un particolare apprezzamento del “ripieno” ed abbiamo dunque pensato di metterlo in un vasetto”.
Si è rivelato un successo..
“Alla presentazione, al Salone del gusto di Torino, il prodotto è praticamente andato a ruba registrando un grande interesse sia dei clienti finali che dei diversi buyer internazionali. Da allora la Birra Spalmabile ha avuto una forte ascesa, tanto da costringerci a realizzare un nuovo laboratorio di produzione dedicato solo a questo prodotto. Ha suscitato interesse anche nei media di tutto il mondo, dalla BBC alle maggiori emittenti TV tedesche e inglesi, senza escludere il grande effetto virale sui maggiori social”.
Come viene preparata?
“Utilizziamo birra artigianale italiana e ne produciamo due tipi: la chiara e la scura. Si tratta di una “Crema di Birra”, non proprio una gelatina. Ha una struttura vellutata ed estremamente spalmabile. Una base dolce ma un forte contrasto di luppolo che permette al prodotto svariati abbinamenti”.
Ad esempio?
“La versione “Bionda” va bene con pesce, crostacei, insalate miste e dessert alla frutta. È ottima anche su crostini e formaggi delicati, per aperitivi ed antipasti, mentre la versione “Scura” dà il meglio con carni rosse, brasati, formaggi saporiti e dolci al cioccolato”.