Il birrificio umbro ha presentato le birre del 2019 nell’ambito del progetto non conventional yeast, per il quale sono stati utilizzati lieviti non convenzionali selezionati appositamente per la fermentazione primaria
Il lievito è da sempre un argomento caro alla famiglia Ciani: è un ingrediente fondamentale nella preparazione della birra ed Enrico, fondatore di Birra dell’Eremo, lo sa bene. Questa passione per la lievitazione l’ha spinto a sperimentare la fermentazione di varie bevande alcoliche per studiarne la reazione. Così ha preso forma il progetto “non conventional yeast”, volto alla selezione di lieviti insoliti adatti alla produzione birraria, nell’ambito del quale sono nate la To2, la Ko2 e la We2.
A distanza di due anni, Birra dell’Eremo ha deciso proseguire su questo filone e proporre quattro nuove birre: Madue, Dume, Talia e Kora, rispettivamente una sour ale, una wheat ale, una saison e una gose. Sono tutte birre di alta bevibilità, anche se differiscono molto l’una dall’altra sia per sapore che per aroma. Dietro questi nuovi prodotti c’è stato un lavoro intenso, durante il quale sono stati testati numerosi lieviti non convenzionali, per poi arrivare ai tre prescelti che hanno dato vita a questa nuova serie.
A breve si vedrà quanto il progetto sarà apprezzato dal grande pubblico, poiché la Kora sarà presentata ufficialmente al Ballo delle debuttanti, evento inaugurale della Settimana della Birra Artigianale 2019.