Il The World’s 50 Best Restaurant ha deciso: è la cuoca messicana ad essere la migliore tra le donne: è la più giovane della storia ad aver ricevuto questo riconoscimento
Manca pochissimo tempo a uno degli eventi più importanti del mondo della gastronomia, ovvero The World’s 50 Best Restaurants, dove verranno premiate tantissime eccellenze del settore. Uno di questi premi è l’elit™ Vodka World’s Best Female Chef 2019 vinto da Daniela Soto-Innes, la più giovane chef donna ad aver vinto questo premio. Esatto, a soli 28 anni di età ha raggiunto uno dei traguardi più ambiti.
Originaria di Città del Messico ha cominciato fin da giovanissima la sua carriera culinaria. Dopo essersi formata al Le Cordon Bleu in Austin Soto-Innes ha affinato le sue abilità a Houston in diversi ristoranti fino a far ritorno in Messico per poi conoscere lo chef Enrique Olvera nel ristorante Pujol, con il quale ora gestisce il Cosme. Naturalmente questo non è il primo riconoscimento che vince. Nel 2015 è stata premiata con il StarChefs Rising Stars Award e il James Beard Award for Rising Star Chef. Nel 2017 invece è riuscita a posizionarsi al 40° posto nella lista del The World’s 50 Best Restaurant proprio con il Cosme.
Commossa e emozionata Soto-Innes ha dichiarato: “Sono grata di ricevere questo premio perché mi da la possibilità di ispirare sia la mia generazione che le giovani generazioni di leader che verranno in futuro. La mia passione principale non proviene solamente dalla cucina, ma anche dalla creazione di squadre e dal permettere a tutti intorno a me di eccellere e raggiungere il loro pieno potenziale imparando il loro modo unico di esprimersi”.
Questo premio dimostra come le donne stanno sempre più prendendo piede nel mondo gastronomico e rivela la loro importanza nella sua evoluzione. Non scordiamoci infatti tutte le altre chef che prima di lei sono riuscite a raggiungere il traguardo. Tra queste Clare Smyth nel 2018, Ana Roš (2017), Dominique Crenn (2016), Hélène Darroze (2015), Helena Rizzo (2014), Nadia Santini (2013), Elena Arzak (2012) e Anne-Sophie Pic (2011).