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Barbie, dal grande schermo a folli idee e immaginazioni… le mie. Mi sono chiesta: “Cosa berrebbe Barbie?”

Da poco è arrivato al cinema il film dell’anno, Barbie. Tutti pronti ad andarci e l’unica regola per omaggiare l’icona di un mondo tutto o quasi al femminile è quella di indossare una cosa, una qualsiasi cosa rosa. Ovviamente una regola è dire troppo, ma tutti più o meno, confessiamolo, l’abbiamo fatto o lo faremo.

Mentre ero al cinema, mi sono chiesta: “ma che vino avrebbe bevuto Barbie?”. Domanda fuori luogo, lo so, soprattutto pensando che resta comunque un giocattolo per bambini.

Eppure, per quanto la sua ideatrice Ruth Handler abbia con Barbie iniziato l’era del You can be everything, nell’immaginario di quello che rappresenta nella cultura pop, io la domanda me la faccio e anzi, cerco anche di risponderla.

Via alle idee!

Come detto, ci provo. Immediatamente vengono in mente i vini Rosé. Oltre al fatto che il rosa è indubbiamente il suo colore preferito, Barbie è statunitense e sappiamo quanto l’America ami i vini rosati, soprattutto i nostri.

Barbie, Prosecco Rosé e pool party

Me la immagino allora in uno dei suoi fantastici pool party alla sua villa a Malibù mentre brinda con un Prosecco rosato. Magari un Val d’Oca Prosecco DOC Rosé Millesimato Brut.

Un vino questo che si mostra in una tonalità di rosa delicata. All’olfatto, emergono con eleganza note di rosa, viola e frutti esotici. In bocca è fresco e delicato, con sensazioni che richiamano il pompelmo rosa e la mela verde, in un sorso complesso e leggero allo stesso tempo.

Il suo armadio e uno Champagne insolito

E vogliamo parlare di quando deve scegliere dall’armadio l’outfit giusto? Me la immagino mentre scioglie i dubbi mentre sorseggia Champagne, ma forse qui c’è lo zampino di Carrie Bradshaw (Sarah J. Parker) che in the Sex on the City ha per sempre scritto il sogno della maggior parte delle donne: un armadio di infinite ma uniche possibilità.

E quale Champagne sceglierebbe Barbie in questa occasione? Mi piace immaginarla con un calice di L’Aventure Blanc de Blancs Champagne Premier Cru Les Freres Mignon. E vi dirò perché non ho scelto uno Champagne “altisonante”.

I fratelli Mignon, Florent e Julien, hanno da poco iniziato il loro cammino come produttori, ma provengono da una famiglia di viticoltori che possiede splendidi appezzamenti di terra nei comuni più rinomati della Cote des Blancs. Da produttori di vino però in seguito decisero di fermarsi alla vendita delle uve.

Tuttavia, nel 2015, tutto cambiò. Florent e Julien, rispettivamente 28 e 24 anni all’epoca, decisero di prendere in mano la situazione e tornare a produrre il loro champagne, con il pieno supporto familiare. In meno di un anno, riuscirono a completare la costruzione di una nuova cantina, giusto in tempo per la vendemmia del 2016. Nel 2019 erano già pronti per la vendita.

Una grande sensibilità e attenzione sono dedicate alla gestione della vigna, seguendo i principi dell’agricoltura biologica. Anche in cantina, la filosofia rimane la stessa, con scelte volte a intervenire il meno possibile. Sì, Barbie li avrebbe approvati.

I suoi eventi in edizione limitata

Mancano, si fa per dire, solo i suoi grandi eventi, le sue grandi feste, quelle per cui ogni anno, ancora oggi si creano edizioni limitate.

Giusto perché è lei, la immagino con un Gaja Barolo Conteisa 2014. Un granato che di certo ha tra i suoi meravigliosi abiti lunghi. Un naso misto variegato di fiori rossi, seguito da succose ciliegie e amarene, frutti di bosco che si fondono armoniosamente con tonalità più oscure di terra e radici, liquirizia e delicati sentori speziati. Un sorso che rispecchia la sua icona e quella del vino stesso, eleganza e classe!

Storia di Barbie

La storia di Barbie inizia nel 1959 quando Ruth Handler, co-fondatrice di Mattel, ebbe l’idea di creare una bambola ispirata a una donna adulta, piuttosto che alle tradizionali bamboline neonate dell’epoca. Il nome “Barbie” deriva dal nome della figlia di Ruth, Barbara. La bambola venne presentata al pubblico per la prima volta alla Fiera del Giocattolo di New York nel marzo del 1959.

La prima Barbie della storia

Da subito ebbe un successo straordinario grazie al suo aspetto glamour, agli abiti di moda e alla vasta gamma di accessori. Barbie divenne rapidamente un’icona della moda e della cultura pop, riflettendo le tendenze e gli stili dell’epoca.

Nel corso degli anni, Barbie ha assunto una varietà di ruoli e identità, tra cui modella, medico, avvocato, astronauta, e molte altre professioni, cercando di ispirare le ragazze a sognare in grande e perseguire i loro obiettivi. Nel corso del tempo, Barbie è stata costantemente aggiornata per riflettere la diversità e l’inclusione, introducendo bambole di diverse etnie, corporature e abilità, in modo da rappresentare meglio la diversità del mondo reale.

Barbie ha continuato a mantenere la sua popolarità in tutto il mondo, diventando un’icona culturale e un simbolo dell’empowerment femminile. La sua influenza nella cultura pop continua a estendersi attraverso film, serie animate, libri e prodotti correlati. La sua lunga storia testimonia il suo impatto duraturo e il suo ruolo nella vita di molte generazioni di bambine.

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