So Wine So Food è “volata” in Veneto, precisamente in Valpolicella per visitare una delle cantine più antiche della nostra nazione, con ben 400 anni di esperienza alle spalle
Famiglie. Fratelli. Quante volte abbiamo visto film dove grandi storie curvavano verso vicoli bui. Storie che si infrangevano contro scogli insormontabili per poi finire male. Alcune volte la pellicola ci offre una scenografia diversa. Questo è quello che è successo. Siamo stati a Verona. Nella terra del Valpolicella. Ospiti di una famiglia. Ospiti di tre fratelli. Ospiti dell’Azienda Agricola Tedeschi a Pedemonte in Valpolicella (VR). Con 400 anni di storia alle spalle qui si producono vini potenti, eleganti e dotati di grande personalità. Oggi è una delle aziende di riferimento di questo bellissimo territorio.
Arriviamo in stazione e subito Giulia, dell’organizzazione, ci viene a prendere per accompagnarci in albergo. Appena entrati in stanza subito una coccola. L’Azienda ci ha omaggiato di una bottiglia di Monte Olmi Amarone Classico Riserva del 2012. Nella busta notiamo anche un album. Iniziamo a sfogliare. C’è una storia. Foto che parlano di tempo, di lavoro, di sperimentazione e di ricerca. Vogliamo menzionarne una in particolare. È in bianco e nero, è carica di emozioni. Papà Tedeschi imbraccia una bottiglia e la bacia, mentre la Signora Tedeschi lo guarda e sorride contenta. Non è costruita. È uno scatto genuino, così come quello che ci aspetta dopo.
In serata, tutti la stampa invitata all’evento si incontra in un locale storico di Verona: La bottega del vino. Probabilmente tra le prime botteghe di vino in Italia con i suoi 130 anni di attività e le sue 20.000 bottiglie. Nella cantina un religioso silenzio ci parla di anni di storia e di una moltitudine di vini d’annata. Di lì a poco avremmo subito provato quanto i Tedeschi sappiano, con umiltà e determinazione, presentare i loro prodotti e mettere in tavola la loro esperienza. La mattina seguente di buon’ora raggiungiamo il cuore pulsante dell’azienda. Ci accoglie un bell’edificio, che a colpo d’occhio potrebbe sembrare una chiesetta. Forse è proprio così. Qui il vino è una cosa seria, quasi una religione.
Dopo la presentazione del professor Uliassi dell’Università di Verona su come e quanto scienza e tradizione collaborino non solo per fare un buon vino, ma per rispettare le caratteristiche aromatiche e strutturali dell’uva di queste zone e per portare avanti un lavoro con un impatto ambientale sostenibile, iniziamo le degustazioni. Oltre a questa già piacevole opportunità ci viene chiesto di creare un blend tra quattro diversi vini. La sfida ci piace e, divisi in gruppi ci mettiamo al lavoro.
Alla fine ne verrà fuori uno, che metterà d’accordo tutti. È ora della visita in vigna. Con un’oretta scarsa di viaggio raggiungiamo i vigneti e qui veniamo accompagnati da Sabrina, una dei tre fratelli, in un piacevole giro. Nel complesso, comprendendo il bosco l’azienda Tedeschi possiede circa 80 ettari di terreno e produce circa 500.000 bottiglie. La giornata termina e pieni di soddisfazione e gratitudine per l’esperienza torniamo a casa. Abbiamo conosciuto una famiglia e la loro dedizione, e nelle loro bottiglie, si sente.