Dalla colazione al dopocena: una giornata alla tavola romana con Giancarlo Casa e Flavio De Maio
La pizza romana, troppo spesso messa a confronto con la napoletana, trova la propria rivalsa. “La disputa tra le due tipologie di pizza non dovrebbe esserci – sostiene lo chef Giancarlo Casa della pizzeria la Gatta Mangiona – non si può parlare di meglio o di peggio, ma solo di usanze locali differenti”.
Tra le varie pizzerie che hanno aderito all’iniziativa del Pizza Romana Day c’è, proprio, la pizzeria de La Gatta Mangiona. Lo chef Giancarlo Casa, affiancato dallo chef Flavio De Maio, del ristorante Flavio al Velavevodetto, ha proposto “un menu che – come afferma il pizzaiolo– riassume una giornata romana a base di pizza”, mostrando tutte le sue varietà: dalla focaccia ripiena fino alla tipica pizza tonda, passando per il calzone fritto. Il menu della serata, legato alla tradizione e alla letteratura, viene suddiviso in colazione, pranzo, merenda e cena poiché a Roma esiste una pizza diversa per ogni pasto.
Il viaggio all’insegna della pizza romana parte con la tipica “colazione dar fornaro” con la pizza bianca, ancora calda di forno, farcita con prosciutto e fichi, ricetta che affonda le proprie radici nell’antica Roma e che rappresenta il classico spuntino di fine estate.
Per il pranzo ci si sposta “al Velavevodetto” prima con una focaccia ripiena di insalata di bollito e giardiniera, che sancisce il sodalizio tra i due chef, poi con il cavallo di battaglia di De Maio che devia dalla pizza alla pasta proponendo un piatto di “tonnarelli cacio e pepe”. Lo stesso chef ritiene che per fare un’ottima cacio e pepe non ci sono segreti: bastano pecorino, parmigiano, pepe e acqua fredda mescolati insieme.
Dopo una merenda in una “rosticceria romana anni ’70” con quelli che si possono definire i due spuntini cult di quegli anni, un arancino e un calzone fritto, si arriva alla tipica “cena in una pizzeria romana” con la celebrazione della pizza tonda. Le due pizze proposte da Giancarlo Casa sono: la rota con i fungi di Pasolini e la pizza 100% Lazio. La prima, una pizza rossa con i funghi aglio olio e prezzemolo, deve il proprio nome allo scrittore che ne rende omaggio nel suo romanzo Una vita violenta riprendendo quel gusto che Tommaso Puzzilli, il protagonista, ordina alla storica pizzeria ai Marmi. La seconda viene realizzata con prodotti esclusivamente del Lazio: primo sale della campagna romana, salsiccia di marino e fichi settembrini marinati nell’olio al peperoncino. La giornata romana non può che concludersi con la crostata di ricotta e visciole, questa volta firmata dal Flavio de Maio.