Ecco la mente di TheFork
Abbiamo incontrato Almir Ambeskovic, l’ideatore dell’app TheFork. Imprenditore gentiluomo, Almir è il classico prototipo del self made man, la cui storia inizia su una salita ripida. Almir ha accompagnato la sua app gastronomica RestoPolis all’exit per dedicarsi al lancio di TheFork, con l’unico obiettivo di sfatare il mito del “mercato italiano sfigato”. Al motto di “Take Risk”, Almir ha applicato il suo modello imprenditoriale alla continua crescita dove è la velocità a vincere, seguendo la regola dello “Speed Wins”. Ma qual è la particolarità di TheFork? TheFork vuole aggiungere un’impostazione imprenditoriale nel mondo della ristorazione. Al cliente piace essere coccolato e il sistema di TheFork permette di ottemperare a tutte le sue richieste riservando un tavolo anche nel ristorante stellato dei sogni.
“Oggi vince la velocità”
– Almir Ambeskovic –
La realtà a portata di click di TheFork ha superato le aspettative previste per la fine del 2015 con 4500 ristoranti italiani che hanno aderito, solo lo scorso anno. Attualmente sono circa 8000 quelli selezionabili nell’app: cifre che fanno invidia addirittura agli Stati Uniti. Ulteriore vantaggio nell’utilizzo di quest’app, come sottolinea Almir, è di abbattere le barriere, soprattutto quelle linguistiche che un turista straniero si trova ad affrontare anche nel prenotare un semplice coperto.
Andrea Martina Di Lena
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