Si chiude un anno difficile. 2022, contiamo su di te!
Entusiasmo
In tanti prefiguravano una ripresa, che è avvenuta solo in parte. Ristoranti pieni sì, ma a intermittenza. E turismo internazionale quasi fermo, almeno quello overseas. Le presenze di tanti europei nella stagione estiva e di molti italiani ritornati sulla scena non sono state sufficienti.
Personale
Difficoltà crescenti a reperire personale qualificato, a fronte di una vera e propria fuga verso altri settori (o di altre scelte di vita, apparentemente meno impegnative e ugualmente remunerative: e qui andrebbe aperto un dibattito) da parte di tanti operatori professionali. Un bel dilemma, che ha di fatto impoverito il settore, impedendo di lavorare con continuità e di dare un servizio di qualità.
Vaccini e Green pass
Grazie alla massiccia campagna vaccinale, e alla conseguente messa in sicurezza, il settore è ripartito, con minore stress seppure con notevoli problematiche gestionali. I vaccini hanno consentito (e incoraggiato) la ripresa e l’aumento delle presenze nei ristoranti, dando una boccata d’ossigeno al settore. E, in alcuni casi, facendo registrare il tutto esaurito.
Tariffe
L’aumento esponenziale (in alcuni casi con percentuali a tre cifre) delle bollette relative alle utenze “necessarie” sta creando ulteriori problemi alla ristorazione, rischiando di creare un cul de sac da cui è difficile uscire. Un problema da risolvere con urgenza.
Consumi
Se a settembre e ottobre eravamo ottimisti, e le illusioni crescevano, oggi stiamo già registrando un calo, in alcuni casi statisticamente allarmante, dei consumi fuori casa. E, se è troppo presto per fare un bilancio, il rischio débâcle è alto per molti.
Coraggio
Il 2021 è stato, comunque, l’anno più audace di sempre. In tanti, chef, sommelier, produttori, distributori hanno voluto lanciare il cuore oltre l’ostacolo. E in tanti ci sono riusciti, inventando nuove formule, cambiando i menù, riqualificando l’offerta, lavorando sodo per caratterizzarsi e “fare la differenza”. Questo è il vero elemento di sollievo, che ci fa ben sperare per il futuro.
Guide
La presentazione delle più importanti, Michelin in testa, ha creato come sempre grandi aspetttive, soddisfazioni estreme e qualche delusione. E, in un modo o nell’altro, ha dato un impulso alla ripartenza. Su questo argomento, però, torneremo presto. Le cose da dire, soprattutto sulla “rossa”, sono molte.
Solidità
L’anno nuovo, dunque, parte all’insegna di molte incertezze e di qualche ansia. Ma questa contingenza è comunque contraddistinta da un punto fermo, dal quale non si può prescindere. Questo punto si chiama solidità: il settore è forte, più di quanto possa sembrare. Migliaia di professionisti sono pronti ad affrontare ogni difficoltà e a remare nella direzione giusta. La loro, la vostra e nostra passione, sostenuta da esperienza e ragionevolezza, è la migliore garanzia di ripresa.
Aziende
Le principali realtà del settore, del food e del wine, ma anche dell’equipment e del contract sono attente e pronte a seguire in prima persona la rinascita. E a sostenere, nelle proprie possibilità, l’universo del nostro migliore Made in Italy.
2022
I punti precedenti portano a una conclusione, che in fondo ci rassicura. E ci fa pensare a un 2022 che vedrà, ancora una volta, emergere le migliori figure del settore. È questo l’augurio che vogliamo fare a tutti i lettori: che siano le professioniste e i professionisti più bravi (celebri o emergenti) a guidare la rinascita del “bello e del buono “, in uno scenario che seguiremo costantemente, per affermare una volta di più i valori della serietà e della professionalità.